Motivazione - Impegno - Competenza: un circolo virtuoso
Facendo leva sul senso di competenza, sul piacere di farcela, possiamo ottenere dalle persone un impegno straordinario.
Chi è mosso dalla motivazione intrinseca è piu’ resiliente.
La sua spinta motivazionale non viene demolita dalle difficoltà come invece accade comunemente a chi è mosso da rinforzi esterni. Essa infatti trasforma gli ostacoli in sfide.

Poiché la motivazione intrinseca è radicata nella nostra storia biologica, sentirsi capaci, sentire di farcela produce un senso di piacere molto più antico e profondo di quello stimolato dagli incentivi o dai rinforzi esterni.
Il Bambino che impara attraverso il piacere ed il divertimento, che si appassiona, tenderà a cercare nuovi apprendimenti, nuove esperienze di competenza.
Al contrario, senza emozioni e senza divertimento diventa difficile apprendere: non è un caso che il sistema limbico, parte del cervello fondamentale nell’elaborare le esperienze emozionali, sia legato anche alla memorizzazione delle informazioni.
Senza emozioni l’unico modo per ricordare le informazioni è quello di utilizzare sistemi coscienti (ripetizioni, schemi, ripassi) finchè i dati si fissano in testa ma con grande fatica: lo sanno bene gli studenti che hanno insegnanti capaci di destare il loro interesse e la loro curiosità.
Ecco quindi svelato il segreto della motivazione intrinseca: la motivazione produce l’impegno e a furia di impegnarci diventiamo più bravi, aumentano il nostro senso di competenza o senso di autoefficacia.
Sentirsi competenti è fonte di piacere e di emozioni positive.
Questo piacere a sua volta, stimola livelli piu’ elevati di impegno: l’impegno sviluppa nuovi apprendimenti e nuove connessioni cerebrali oltre ad accrescere il senso di competenza.
L’accresciuto senso di competenza produce un nuovo piacere dando origine ad un circolo virtuoso motivazionale che stimoli o forme di manipolazione esterna non sono invece in grado di produrre.
